Un nome ironico se si pensa che tutti vorrebbero suonare su grandi palchi per audience crescenti in modo costante. Di questi tempi tutto ciò appare tristemente come una cosa sempre più difficile da conseguire se si promuove il proprio lavoro di artista indipendente nel contesto di un piccolo ufficio di booking.
Da un lato le agenzie di booking e le etichette agiscono in cartelli orientati al profitto e scarsamente interessati a progetti artistici indipendenti di raffinata qualità che vantano in alcune occasioni dei collaboratori di fama internazionale.
Dall’altro lato vi sono sempre meno live club gestiti da un personale professionale. Bisogna anche dire che il normale cachet che un club può sopportare in bilancio o quello che le pubbliche amministrazioni possono stanziare a bilancio non basta molto spesso a coprire le spese per organizzare uno spettacolo di ottimo livello, non parliamo di un tour.
Ancora più negativa è l’assenza di curiosità delle persone nei confronti di artisti e della musica dal vivo. Questo potrebbe spiegare il successo di migliaia di tribute bands sulle quali il giudizio è ovviamente negativo ad essere gentili. Che sia questo un problema legato alla mancanza generale di cultura?
Ad ogni modo, abbiamo pensato che il “Refugee Tour“ sia il giusto nome perché, accade sempre più spesso, come i rifugiati della musica, i veri appassionati e gli artisti indipendenti di spessore sono forzati ad esibirsi in un “universo parallelo” di club e luoghi dove possono unirsi, ascoltare, immaginare, pensare, emozionarsi e divenire a loro volta creativi.
State sintonizzati per l’evoluzione del Mike 3rd Refugee Tour! Una meravigliosa location chiamata Rifugio Alpe Madre ospiterà uno show il 13 Agosto!
Mike 3rd live with the No War Band